Fonti documentali (basate sulle prove) che contraddicono
la versione ufficiale dell’11 settembre
La documentazione riguardante l’11 settembre può essere divisa in
- documenti del governo statunitense, che supportano la versione ufficiale dell’11 settembre, e
- la raccolta documentale emersa dalla comunità di ricerca professionale e scaturita dall’insoddisfazione nei riguardi della versione ufficiale.
Documenti governativi che difendono la versione ufficiale
La Casa Bianca si opponeva allo svolgimento di un’indagine sui fatti dell’11 settembre, [1] solo a seguito delle insistenze dei familiari delle vittime venne poi effettuata quasi due anni dopo l’evento. La commissione sull’11 settembre ottenne un finanziamento esiguo (costò una minima parte dell’indagine su Monica Lewinsky) e venne controllata saldamente da un insider della Casa Bianca, Philip Zelikow. [2]
Il copresidente Lee Hamilton disse che la commissione sull’11 settembre venne “programmata per fallire,” e l’allora membro della commissione Max Cleland si dimise, chiamandola uno “scandalo nazionale.” [3]
Il rapporto della commissione ignorò decine di fatti, [4] incluso il crollo verticale improvviso del World Trade Center 7 alle 17:21 – un edificio di 47 piani dalla struttura in acciaio che si trovava a due isolati dalle Twin Towers e non fu colpito da alcun aereo.
Il rapporto, incompleto e senza revisione paritaria (peer-review), può a malapena essere considerato uno studio basato sulle prove.
Gli altri documenti principali della versione ufficiale vennero stilati nel corso di un periodo di sette anni dal National Institute of Standards and Technology (NIST), nel tentativo di spiegare gli strani crolli verticali, simili a cadute libere, delle Twin Towers e del WTC 7. [5] L’ipotesi di una demolizione controllata non venne presa in considerazione, sebbene i pompieri presenti al momento dei crolli e alcuni giornalisti televisivi (inclusi Dan Rather della CBS e Peter Jennings della ABC) [6] ne avessero notato l’inquietante somiglianza.
Come il (primo) rapporto della commissione sull’11 settembre, i rapporti del NIST vennero pubblicati senza revisione paritaria. Alla pubblicazione della prima bozza vennero concessi 60 giorni per un dibattito pubblico, ma la maggior parte dei commenti e delle questioni importanti che ne scaturirono vennero poi quasi interamente ignorati al momento della stesura del rapporto finale. [7]
Dato che i rapporti del NIST non hanno ricevuto una revisione paritaria, non possono essere considerati come basati sulle prove.
Ricerca scientifica indipendente che contraddice la versione ufficiale dei fatti dell’11 settembre
La maggior parte delle prove più significative che mettono in dubbio la versione ufficiale è stata condensata in dieci libri ricchi di documentazione scritti dal dottor David Ray Griffin, che è stato professore di filosofia delle religioni, con un’attenzione particolare al rapporto tra religione e scienza, per 35 anni. Sia i suoi libri che i video delle sue conferenze, così come i suoi articoli online sono disponibili sul suo sito. [8]
Gli articoli scientifici pubblicati includono:
- un articolo che segnala la presenza di nanotermite nella polvere risultante dalla sette articoli comparsi a febbraio 2010 nell’American Behavioral Scientist, indicizzati in 67 database e pubblicati insieme su Crimini di Stato contro la democrazia, utilizzando i fatti dell’11 settembre come esempio principale; [10]
- un articolo pubblicato in The Environmentalist, “Environmental Anomalies at the World Trade Center: Evidence for Energetic Materials;” [11]
- un articolo, “Extremely high temperatures during the World Trade Center destruction;” [12]
- un articolo scientifico in replica alle leggende più comuni riguardanti i crolli del WTC; [13]
- 59 articoli a revisione paritaria sulla fisica dei fatti dell’11 settembre, pubblicati dal 2006 nel Journal of 9/11 Studies e 67 lettere scambiate coi membri della comunità accademica; [14]
- 9 articoli accademici pubblicati in un compendio del 2006 dalla Elsevier Science Press, che suggeriscono una complicità del governo USA in un’operazione di false flag. [15] The Hidden History of 9-11-2001 non è mai stato recensito dai media nazionali.
Altre risorse includono Morgan Henshall’s 9/11 Revealed [16] e Flight 93 Revealed; [17] due libri del professor Michel Chossudovsky, America’s War on Terrorism, [18] e War and Globalisation: The Truth Behind September 11; [19] e il progetto di indagine The Complete 9/11 Timeline. [20]
Sebbene le prove che sconfessano la versione ufficiale non siano state sottoposte alle analisi sistematiche e alle linee guida caratteristiche della scienza medica basata sulle prove (evidence-based), ogni affermazione è stata o revisionata più volte in maniera paritaria o considerevolmente documentata. Tutte le affermazioni sono basate su ricerche che vengono continuamente aggiornate.
Tutto ciò qualifica questa ricerca scientifica indipendente come la raccolta migliore di prove riguardante i fatti dell’11 settembre.
Nota: Questo riassunto è un estratto (leggermente modificato) di un articolo pubblicato nella rivista Information for Social Change, nell’agosto 2010. [21]
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